Il Ticino dispone di un sistema di pianificazione dell’approvvigionamento che si adatta secondo i cambiamenti che avvengono e che si prospettano. Si tratta del Piano Cantonale dell’Approvvigionamento Idrico (PCAI), secondo il quale i Comuni limitrofi pianificano gli scambi d’acqua tra di loro.
A livello cantonale il territorio è suddiviso in trenta grandi regioni, nelle quali vi sono serbatoi di media-grande dimensione: un minor numero d’impianti ma di maggior capacità, al posto di tanti piccoli serbatoi che comportano dispersioni e spreco di risorse. In quest’ottica di razionalizzazione, l’Ufficio della protezione delle acque e dell’approvvigionamento idrico (UPAAI) segue e sussidia progetti fondati su collaborazioni tra Comuni: ad esempio, dal processo aggregativo del Bellinzonese si potranno creare sinergie di valenza regionale tra il nuovo acquedotto di Gorduno-Gnosca e il costruendo della Val Morobbia.
Il pregio di questi PCAI è di poter essere aggiornati continuamente, affinché si possano dismettere quelle fonti non più affidabili a livello di qualità/quantità e, rispettivamente, cercarne o trovarne di nuove.
Ecco i vincitori dei premi giornalieri e le risposte corrette alle domande.
Serbatoi e pozzi: qual è l’affermazione corretta?
Il territorio ticinese dispone di un solo bacino per tutto il Cantone.
L’acqua delle fontane va lasciata correre ininterrottamente.
>> I pozzi inadeguati vengono dismessi.
Il riscaldamento climatico ci impone di:
Incanalare i fiumi.
Riempire le piscine.
>> Rivedere tutte le nostre abitudini.