Gli orari con maggiori congestioni locali sono quelli fra le 7.30 e le 9.00 della mattina e fra le 15.30 e le 17.30 del pomeriggio.
Perché?
Sono gli orari di ingresso e uscita dalle scuole e dalle maggior parte dei luoghi di lavoro. La situazione che si viene a creare è paradossale: le paure dei genitori li inducono ad accompagnare i figli in auto rendendoli tra le potenziali maggiori cause di pericolo. Questo fenomeno prende il nome di circolo vizioso.
Quali problemi comporta il circolo vizioso?
Il numero di veicoli che circolano aumenta proprio quando ci sono più bambini in strada, il traffico scorre lento e si rimane spesso intrappolati in colonna, non si trova parcheggio a scuola e si lascia l’auto dove capita, spesso si fanno manovre azzardate e pericolose (retromarce, apertura portiere…), gli automobilisti si innervosiscono, aumenta la probabilità di incidenti (rischio) e l’inquinamento aumenta.
Che succederebbe se il traffico diminuisse?
Ecco i vincitori dei premi giornalieri e le risposte corrette alle domande.
Un Piano di mobilità scolastica è:
Un progetto per spostare i docenti da una sede scolastica ad un’altra.
Un Piano per attivare servizi di scuolabus.
>> Un progetto condiviso, condotto da un gruppo di lavoro in cui tutta la comunità prende parte, dalla Direzione della Scuola, ai genitori, agli allievi, alla Polizia, agli operatori specializzati.
Chi finanzia i Piani di mobilità scolastica?
Non esistono contributi.
La scuola.
>> Il Consiglio di Stato, attraverso il Fondo Sport-Toto e i Comuni.