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Ho il diritto di guardare la TV!

In un Ticino sostenibile anche la scuola fa la sua parte: ci sono giovani docenti che lavorano applicando l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESS) nelle loro classi in vari istituti scolastici. Fra questi vi è Soraya che ha voluto trattare il tema dei “diritti del fanciullo” nella sua sezione di scuola dell’infanzia.

Inizialmente per i bambini il “diritto” era solo un omino che camminava sempre ritto in piedi. Per la maestra quindi è apparso da subito importante lavorare sulla distinzione fra “bisogno” e “piacere”. E ha deciso di farlo creando un gioco da tavolo insieme ai suoi allievi.
Nel gioco i bambini tendevano a voler prima di tutto soddisfare i piaceri (piscina, palloncini, ecc.). Grazie a una serie di racconti dove ai personaggi vengono negati una serie di bisogni, e questi finiscono per rivoltarsi, la concezione del diritto è evoluta in un qualcosa che occorre per vivere felice. Soraya ha percepito un segnale chiaro del cambiamento quando Francesco, un allievo, ha affermato che è un suo diritto quello di guardare la televisione. I suoi compagni hanno infatti risposto: “a noi piace guardare la TV, ma questo è un piacere non un nostro bisogno, ne possiamo fare a meno, quindi non è un nostro diritto”. Educare i bambini a tematiche complesse è possibile!
Nella video-intervista la docente Soraya racconta in dettaglio l’esperienza vissuta nell’ambito di questo suo progetto scolastico.

éducation21 (é21) è il centro nazionale di competenza e prestazioni per l’educazione allo sviluppo sostenibile (ESS) per la scuola dell'obbligo e per la scuola media superiore in Svizzera.
é21 contribuisce a preparare bambini e ragazzi ad affrontare il proprio futuro in un mondo sempre più complesso. I docenti vi trovano risorse didattiche, consulenza e aiuti finanziari per progetti scolastici. Inoltre, é21 coordina con Radix, la Rete Scuole21 – Rete svizzera delle scuole che promuovono la salute e la sostenibilità.

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1 x Libro “Il grande libro dei Diritti dei Bambini”
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1946: ONU costituisce il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF).

1959: ONU adotta la Dichiarazione dei diritti del fanciullo.

1979: Anno internazionale del bambino, si lancia il progetto di una Convenzione sui diritti del fanciullo.

1989: il 20 novembre, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite adotta Convenzione sui diritti del fanciullo.

1997: la Svizzera ratifica la Convenzione sui diritti del fanciullo.
- Alcune date -
Un momento di condivisione in classe.

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Alcune riflessioni individuali su uno dei temi sviluppati.

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Copertina del DVD “Bambini in cammino”

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Consiglio di lettura

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