Da qualche decennio si stanno formando ragazze giardiniere, selvicoltrici, installatrici, riciclatrici, geomatiche e altre figure professionali legate alla gestione del patrimonio territoriale naturale e umano, ma sono ancora troppo poche.
Questa tipologia di attività riveste un ruolo importante per far fronte alle nuove sfide ambientali e perseguire i 17 obiettivi dell’Agenda 2030, tra i quali figura l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione per tutte le donne e le ragazze (Obiettivo 5). Da decenni l’occupazione femminile è stata caratterizzata da professioni a bassa qualifica; ora, invece, l’unione tra empowerment delle donne e sviluppo sostenibile potrà agevolarne l’incremento nelle professioni qualificate.